La rigenerazione delle batterie
Quando il processo degenerativo non è stato arginato e tenuto sotto controllo per tempo, spesso accade che la batteria sia in uno stato chimico elettrico non più accettabile per il suo utilizzo. Non è detto però che questo stato non sia recuperabile: infatti eseguendo contemporaneamente sia la ripulitura chimica che quella elettrica delle piastre, è possibile a volte recuperare fino al 70% della capacità perduta. Compiendo speciali controlli, siamo in grado di stabilire se possa essere consigliabile o meno tentare la strada della rigenerazione. A volte si può rendere necessario sostituire alcuni elementi, che per effetto della degenerazione della parte attiva presentano un cortocircuito non risolvibile con la “ripulitura” chimica, ma comunque anche il resto degli elementi della batteria ( che sono fratelli ) devono essere sottoposti ad un adeguato trattamento per arrestare la degenerazione, in questo modo si ottiene un incremento della capacità totale della batteria che la rende ancora utilizzabile dal veicolo per un tempo sufficientemente conveniente . Il trattamento inizia con un test della capacità, tramite una carica con un raddrizzatore professionale ad alta frequenza ed una scarica controllata per 5 ore con uno strumento collegato al computer che certifica graficamente e numericamente lo stato della batteria in relazione alla capacità in Ah dichiarata dal costruttore quando fu prodotta. Dopo un analisi della quantità di elementi “deboli” o in avanzato stato di solfatazione, si decide il metodo più idoneo per il recupero della capacità, tramite processo chimico/fisico o processo elettro/chimico . In ogni caso il processo di ripulitura delle piastre ha una durata di 48/72 ore, in seguito vengono eseguiti in rapida sequenza tre cicli di carica-scarica, con registrazione dei grafici. Nel caso di processo chimico+elettrico in successione, il tempo necessario per le operazioni può arrivare a 7/10 giorni . Il processo si conclude con uno o più test della capacità con gli stessi strumenti utilizzati inizialmente, la comparazione dei risultati ottenuti ci permette di dimostrare l’incremento di capacità ottenuto, il tutto documentato . Per il mantenimento della capacità della batteria ed il prolungamento della vita utile si consiglia di verificare il raddrizzatore/carica batterie. Le sue anomalie pregiudicano pesantemente la durata della batteria, per la nostra esperienza suggeriamo di utilizzare carica batterie di buona qualità ( non raddrizzatori ) ad alta frequenza che controllano effettivamente la corrente erogata durante il processo di ricarica ottenendo l’effetto di ridurre il consumo di corrente, ridurre il surriscaldamento della batteria e garantendo una carica ottimale alle condizioni indicate dal costruttore della batteria.